recensione di Giuseppe Congedo - sceneggiatore
Dopo Il Cortile e Neonomicon, Alan Moore torna a muoversi attraverso le lande cosmiche di H.P. Lovecraft e alza il tiro.
Il protagonista è Robert Black, giornalista omosessuale ed ebreo che, nell’America del 1919, scopre l’esistenza di un libro maledetto. La ricerca di questo volume lo coinvolgerà in un’avventura dai risvolti sempre più inquietanti.
Come un bambino discolo e geniale, Moore smonta gran parte dei “giocattoli” Lovecraftiani per crearsene uno tutto suo… e il risultato è sublime.
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