Recensione Fumetto di Giuseppe Congedo - Sceneggiatore
Una colorata e bizzarra incarnazione del caos. Credo non ci sia modo migliore per descrivere un
personaggio folle e mutevole come il Joker. Molti autori si sono divertiti a raccontarlo, analizzarlo,
disgregarlo e ricomporlo nella sua struttura fisica e psicologica.
Il Joker di Azzarello e Bermejo è forse quello più smaccatamente cinematografico. La somiglianza
nell’aspetto e nelle movenze ricorda molto il clown interpretato dal compianto Heath Ledger,
cicatrici sul volto comprese.
La trama è semplice: il Joker esce dal manicomio criminale e decide di riprendersi Gotham caduta
nelle mani di altri criminali.
Attraverso gli occhi di Johnny Frost, delinquentello che gli si affianca per fare carriera, seguiamo
questa parabola criminale dal sapore molto noir.
La trama riserva poche sorprese, ma i disegni di Bermejo sono in grado di deliziare così tanto gli
occhi da farci dimenticare una storia forse un po’ troppo lineare ma comunque ben scritta.
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