Racconto di Riccardo Sciarra - Scrittore e Sceneggiatore
Atterrati sul suolo lunare, non scorgiamo che una luuuuuunga distesa di sabbia bianca, bianchissima oltre ogni immaginazione. Nessuno ci aveva preparato a uno spettacolo del genere e sono sicuro che nemmeno io sarei capace di raccontare la limpidezza di una simile candore. Vero, Sam? Parla nel tuo microfono, altrimenti non sentono. L’immobilità e il silenzio che si avvertono qui è incredibile, in mezzo a un corpo celeste abitato solamente da noi due stranieri. Vero, Sam? Fin da quando ero un bambino alto quanto un comodino, il mio sogno nel cassetto è stato quello di poter arrivare su questa distesa gelata, ad ammirare quel tiepido sole lì all’orizzonte. Quassù sembra tutto diverso, tutto è diverso. Anche la luce... Vero, Sam? Di’ qualcosa, sto registrando un monologo. E le ombre si allungano, prendono forme particolari. Sembra quasi che siano loro a seguire noi, piuttosto che il contrario... Guarda la tua ombra, Sam, sta cambiando... Sam, riesci a sentirmi?! La tua ombra... Si sta muovendo! La tua ombra si sta alzando in piedi, dietro di te! Sam, ti sta per sfilare il casco! Sam, non riuscirai a respirare, fermala! Sam!!! Sam... Sono rimasto da solo con... L’ombra di Sam mi sta guardando... È qui, davanti a me... Il lato oscuro della luna... Nessuno mi aveva preparato a uno spettacolo del genere.
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